Storia dei trasporti

Il 22 Marzo 1879 fu inaugurata la linea ferroviaria Milano-Saronno.
Ma cosa c’era prima per quanto riguarda il trasporto collettivo?

Il 3 ottobre 1839: venne inaugurata la prima linea ferroviaria italiana; è la Napoli – Portici. Era lunga all’incirca 7 km, aveva un doppio binario e la locomotiva poteva viaggiare a una velocità massima di 60km/h.
Il 17 Agosto 1840 fa inaugurata la linea ferroviaria Milano-Monza, la seconda in Italia; era lunga all’incirca 15 km

Nel 1862 a Milano apparve il primo mezzo per il trasporto pubblico cittadino a traino animale. Era l’omnibus, una carrozza verde a quattro ruote trainata da una coppia di cavalli.
Nel 1876 nacque una linea extraurbana su rotaia a trazione animale, l’ ippovia Milano – Monza di 15 Km.
Intanto prima a Torino nel 1872 e poi anche a Milano nel 1878 gli omnibus furono sostituiti da “tram a cavalli” su rotaia.

Per quanto riguarda il collegamento fra Milano e Saronno in meno di due anni cambiò tutto.

Il 24 Giugno 1877 venne inaugurata l’ippovia su rotaie Milano-Saronno che l’anno successivo fu prolungata fino a Tradate. A Saronno la stazione delle carrozze a cavalli era nel cortile di casa Zerbi nell’attuale via Garibaldi (al numero civico 28). Una scritta sbiadita rimane ancora sulla facciata: «Impresa Zerbi, servizio cavalli e carrozze» . La stazione dell’impresa Zerbi é ricordata anche per aver ospitato Giuseppe Garibaldi.

Nel 1978 nacque finalmente il tram a vapore. Iniziava l’epoca dei cavalli d’acciaio, moderne locomotive a vapore costruite in Germania. Il 26 Giugno 1878 arrivò anche a Saronno. Pochi mesi prima era stata inaugurata la linea Milano – Vaprio. Alle porte di Saronno la linea si divideva in 2 tratti, uno faceva tappa al Santuario della Beata Vergne dei Miracoli e poi proseguiva per Tradate mentre l’altro tratto raggiungeva il centro fermandosi in piazza Umberto I (l’attuale piazza Libertà). Si ricongiungeva poi alla linea principale nei pressi del Santuario.

Il limite di velocità era di 15 Km/h per non spaventare gli animali; l’attraversamento del tram a vapore nei centri abitati era annunciato da un trombettiere. Solo dal 1890 la velocità aumentò prima a 18 Km /h e poi a 40 Km/h riducendo notevolmente, in tal modo, i tempi di percorrenza delle varie tratte.

In caso di nebbia, nei centri abitati il convoglio era preceduto da un addetto, a piedi, dotato di lanterna, bandierina e tromba o corno, per segnalare al traffico, l’imminente pericolo.
Il tram a vapore in Lombardia veniva chiamato “Gamba de legn”. Sembra che il nome di “Gamba de legn” sia proprio legato a uno degli addetti che sfortunatamente a causa di un incidente perse una gamba ma nonostante questo sia pur aiutato da una stampella di legno ritornò al suo lavoro.

A Milano il Gamba de Legn restò in funzione fino al 1957 sulla linea che collegava la città a Magenta e a Castano.

Lasciatemi ora raccontare tre storielle (forse vere o forse false) legate al tram a vapore.

Sembra che fu proprio ai tempi del tram a vapore che nacque lo “spolverino”, un soprabito che i viaggiatori indossavano per proteggere gli abiti dal fumo misto a scorie di carbone bruciato che veniva sprigionato dallo “sbuffante tram”. Fra gli inconvenienti per i passeggeri si citava anche la scarsa impermeabilità delle vetture, oggetto di disegni umoristici. Sembra poi che nacque proprio in quei tempi un dolce divenuto molto popolare, il “pan tramway”: I pendolari – insieme al biglietto del tram – compravano il “pan tranvai”, fatto con farina di segale e frumento, impastato con uva passa di zibibbo e dalla forma di un bastone. A volte era dato come resto del biglietto. Il “pan tramvai” era considerato il dolce tradizionale di fine anno e veniva anche chiamato “panettone dei poveri“.

Il 22 Marzo 1879 a Saronno arrivò finalmente la ferrovia. gestita dalle Ferrovie Nord che poco dopo acquistò anche la linea del tram a vapore Milano-Saronno-Tradate. La linea ferroviaria seguiva il tracciato della tranvia e causò un forte calo di traffico della tranvia. Le FNM tentarono un esercizio coordinato fra le due linee, ma con scarso successo.

Fra gli artefici della nuova linea ferroviaria ci furono il finanziere belga Albert Vaucamp che ne negoziò la concessione con il Governo Italiano e l’Ingegnere Ambrogio Campiglio, inconfondibile per la sua altezza fuori dal comune, oggetto della caricatura di qualche rivista dell’epoca.

Per quanto riguarda il tram a vapore, nel 1895 fu chiusa la tratta della tramvia da Saronno a Tradate mentre la tratta Milano-Saronno, confinata all’ambito locale, sopravvisse fino al 1925.

Cosa ci aspetta per il futuro ?

“Siamo passati dal trasporto su rotaia a trazione animale a quello alimentato a carbone, a diesel e poi con l’elettricità. Il futuro lo dovremo scoprire insieme. Si parla di “treni ecologici” alimentati a idrogeno e molti di voi hanno sentito parlare della nuova tecnologia della “lievitazione magnetica”. I treni non poggiano più sui binari ma “fluttuano” su di essi grazie al campo magnetico che si genera tra i magneti. Queste locomotive possono raggiungere velocità elevatissime, anche oltre i 500 km/h!

Un esempio di questa tecnologia la si trova in Cina dove il Transrapid di Shanghai, inaugurato nel 2004 e che collega Shanghai al suo aeroporto con (una velocità di 430 chilometri all’ora e che impiega solo otto minuti per percorrere 30 chilometri. Prima poi avverrà anche in Italia e da Milano Cadorna raggiungeremo l’aeroporto di Malpensa in soli 11 minuti.
Buon Viaggio!