Nei giorni 23-24 e 25 Giugno si terrà la terza edizione della Festa della Ceramica, organizzata dal Museo della Ceramica G. Gianetti.

La parola chiave scelta per questa terza edizione è “FRAGILE”.

Riportiamo dalla presentazione dell’iniziativa (http://www.festadellaceramicasaronno.com/):
“La fragilità comporta necessariamente un’azione: si può provare a lasciare tutto esattamente com’è ma inevitabilmente qualcosa cambierà. Le azioni nei confronti di un soggetto/oggetto fragile possono essere svariate: dalla cura, alla conservazione, al restauro ma ogni gesto, se mal condotto, può causare una frattura o una rottura. Il nostro stesso patrimonio artistico risponde a questa logica: se ci prendiamo cura delle bellezze che abbiamo attorno continueranno a raccontarci la loro e la nostra storia. Il nostro compito come museo è di prenderci cura dell’arte e degli artisti, ma anche della città intera e dei suoi cittadini, attraverso il coinvolgimento di enti, associazioni, artisti, artigiani e chiunque abbia voglia di sentirsi parte di questo evento”.

Il programma della 3^ edizione della Festa della Ceramica è particolarmente ricco (vedasi manifesto allegato).

manifesto

Quest’anno il MILS sarà coinvolto nell’iniziativa. In particolare:

Sabato pomeriggio 24 Giugno con inizio alle ore 17.00:

  • Inaugurazione della Mostra I-FRAGILE (che resterà aperta anche Domenica 25 Giugno),
  • Performance “CERCO UNA PAROLA” di e con Valentina “Callipoem” Doati.

Mostra “I-Fragile”

verranno presentati i 15 elaborati selezionati nel Concorso I-Fragile organizzato dal Museo della Ceramica a cui tutti i cittadini hanno potuto partecipare con una propria elaborazione originale a tecnica libera sul tema della fragilità (una poesia, un disegno, una grafica, brevi testi, aforismi, fotografie).

La performance “CERCO UNA PAROLA”

ruota intorno alla ricerca di una parola (Tutti noi siamo costantemente alla ricerca di parole: per comunicare, per definire, per accettare, descrivere, rifiutare…. per esprimere emozioni, per dare un nome a sentimenti, oggetti, relazioni).

La performance si compone di quattro momenti: teatrodanza, calligrafia su carta, poesia performativa, scrittura corporale, il tutto con l’accompagnamento di musiche fortemente emozionali (vedasi scheda allegata di presentazione). Autrice e protagonista della performance è Valentina “Callipoem” Doati.

Cerco una parola

Valentina Doati, con una laurea in Lettere Moderne e con all’attivo un lungo impegno in teatro come organizzatrice, ha scelto di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura a mano. Allo studio rigoroso della scrittura formale ha affiancato quello della calligrafia gestuale e della pittura tradizionale giapponese (sumi-e). Fa parte dell’Associazione SMED (Scrivere a Mano nell’Era Digitale) dove svolge attività didattica.