Abbiamo voluto riaprire il Museo alle visite guidate iniziando dai bambini e lo abbiamo fatto non a caso.
Mercoledì pomeriggio 23 Giugno Federico, Gabriele, Giacomo, Leonardo, Niccolò e Riccardo sono stati nostri ospiti insieme alla dr.ssa Lucia Gelati e a due operatrici dell’Associazione A.G.R.E.S. Onlus A.S.D. di Cislago.
Rispettosi delle misure di sicurezza, ciascuno munito di un biglietto ferroviario in cartoncino tipo Edmondson, ordinati e attenti, i bambini (dai 6 ai 9 anni) hanno scoperto un mondo nuovo, a loro sconosciuto…. A noi hanno trasferito la spontaneità, il piacere di “sapersi emozionare e sorprendere”, la spensieratezza, la fiducia e la voglia di finalmente sorridere.
Per i bambini nomi sconosciuti o appena sentiti a casa (Lazzaroni, Isotta Fraschini, Phonola,….) si sono trasformati quasi per magia in oggetti, macchinari… Tanta curiosità; tanta meraviglia!
Le tappe più “gettonate” durante la visita:
• Il viaggio “immersivo” e la magia della realtà virtuale con i visori 3D sulla carrozza di 1^ classe con i rossi velluti dei primi anni ‘30;
• Le radio antiche esposte all’interno della stessa carrozza e quelle nella saletta della FIMI Phonola; il “televisore girevole” che “stranamente non è a schermo piatto”;
• L‘autovettura Fiat 501 del 1924 al cui posto di guida i bambini a turno si sono posti, novelli piloti, accompagnando la loro “performance” con l’imitazione sonora di un rombante motore…
• Il sistema tipografico Intertype dell’Istituto Padre Monti con la tastiera per la composizione dei testi che qualche bambino ha visto come un “precursore dei computer attuali”;
• Il vecchio telefono in una cassetta in legno usato nelle stazioni ferroviarie con il grosso quadrante rotante per comporre il numero da chiamare. Niccolò non ha potuto fare a meno di notare le differenze con gli attuali telefoni cellulari mentre Giacomo tutto serio ha fatto notare come anche sua nonna aveva un telefono con la “ruota per fare i numeri”;
• Il “dolce mondo” della Lazzaroni con le macchine usate per produrre i biscotti e gli amaretti e con la magia delle “scatole di latta” che li contenevano… Tanta attenzione poi nell’ascoltare la leggenda dell’origine della ricetta dell’amaretto;
• …. e poi i treni delle Ferrovie Nord Milano con tutto il loro fascino; la lettura della filastrocca di Gianni Rodari (Il treno dei bambini) ha stimolato ciascuno dei piccoli ospiti a trasformarsi magicamente nel “capostazione ragazzetto appena più grande del suo fischietto” o nel “capotreno allegro come la sua trombettina”.

Ciao ragazzi…. Continuate a scoprire “cose nuove e vecchie”… Non perdete mai il piacere di meravigliarvi e l’interesse per tutto ciò che vi circonda.
Non dimenticate il “telefono a rotella” che ha reso possibile il cellulare che voi usate, lo sbuffante treno a vapore o addirittura il “tram a cavalli” che hanno poi permesso di “sfrecciare” da Milano a Roma con i moderni treni ad alta velocità