Questo teodolite è costituito essenzialmente da una base, un'alidada con cannocchiale e da un cerchio graduato orizzontale ed uno verticale.
Il cannocchiale è ad asse orizzontale, girevole attorno ad un asse verticale perpendicolare all'asse ottico del cannocchiale stesso.
Sopra al cannocchiale è posta una livella per facilitarne la messa in orizzontale.
Al cannocchiale è fissato un cerchio verticale graduato sessagesimale per la lettura degli angoli zenitali.
Il cannocchiale è sorretto da un'alidada a forcella, girevole attorno ad un asse verticale. Le estremità della forcella dell'alidada sostengono i perni dell'asse orizzontale che porta il cannocchiale.
Una livella solidale con l'alidada permette il posizionamento verticale del suo asse principale di rotazione.
L'asse dell'alidada è centrato rispetto ad un cerchio graduato sessagesimale (360°) orizzontale, per la lettura degli angoli azimutali.
Tale cerchio graduato è inciso su un disco fisso rispetto al basamento su cui poggia lo strumento.
Il basamento è a sua volta fissato ad un cavalletto di sostegno tramite una ghiera.
Sul basamento è fissata una livella a bolla per il corretto posizionamento dello strumento. Attraverso tre viti calanti è infatti possibile la messa in bolla del dispositivo.
La lettura degli angoli sui cerchi azimutale e zenitale è facilitata dalla presenza di una vite micrometrica e di oculari.
Il teodolite è uno strumento geodetico e topografico utilizzato per misurare, con elevata precisione, gli angoli azimutali (di direzione), giacenti su piani orizzontali, e angoli zenitali, giacenti su piani verticali, occorrenti per effettuare lavori di celerimensura.
Il teodolite viene impiegato per rilievi plano-altimetrici, indispensabili per il tracciamento di strade, linee ferroviarie, canali di irrigazione, ecc.
Questo teodolite venne utilizzato dagli operatori degli Uffici Tecnici delle Ferrovie Nord Milano sino agli anni '70 del XX secolo.
Prima di usare lo strumento deve essere rettificato ovvero è necessario verificare che l'asse di rotazione dell'alidada sia verticale, che l'asse ottico di collimazione del cannocchiale sia perpendicolare all'asse di rotazione, che tale asse sia orizzontale e che sia rettificato lo zenit strumentale.
Le misurazioni azimutali sono fatte sul cerchio orizzontale mentre quelle zenitali sono effettuate su quello verticale.
Per ottenere una maggiore precisione le letture sono ripetute su zone diverse del cerchio azimutale (regolabile mediante una vite) ed assumendo come valore la media di queste calcolata mediante la regola di Bessel. Ovvero per misurare gli angoli orizzontali con il teodolite si deve eseguire la prima lettura con il cerchio verticale a sinistra (prima posizione d'uso) e la seconda con cerchio verticale a destra (seconda posizione d'uso). Si ottengono così le due letture coniugate. Per ottenere la lettura corretta, cioè priva di errori di eccentricità e di orizzontalità e ortogonalità, si calcola la media delle letture coniugate (Regola di Bessel).
Il teodolite permette anche di misurare in modo indiretto la distanza rispetto ad un'asta graduata (stadia) posta in un punto desiderato, noto il valore della costante diastimometrica del teodolite stesso.
La lettura a stima di Bessel della posizione della stadia, moltiplicata per la costante, determina la distanza richiesta.