Oscilloscopio a tubo catodico, a doppia traccia, a valvole; Tektronix 545A

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Apparecchio in metallo di forma parallelepipeda e poggiante su quattro piedini. Due maniglie in gomma ne agevolano il trasporto. Tutta la custodia in metallo è forata per permettere l'aerazione dello strumento. All'interno si trovano 102 valvole e il tubo catodico dello schermo.
La parete frontale è occupata dallo schermo e dai dispositivi d'uso.
Lo schermo, in alto a sinistra, è suddiviso in riquadri e su di esso vengono rappresentati i fenomeni elettrici misurati, utilizzando un sistema di coordinate ortogonali (X, Y).
Sotto allo schermo quattro manopole permettono la regolazione di: messa fuoco, intensità, astigmatismo, illuminazione (diaframma f/1,4, f/2,8, f/5,6, f/11).
Sotto si hanno due gruppi di comandi uguali, per la regolazione dei due raggi provenienti da due amplificatori verticali identici posti all'interno.
I comandi riguardano: boccola per il collegamento in ingresso, selettore per il tipo di accoppiamento in ingresso (DC o AC), potenziometro per la regolazione dei Volt/cm e per effettuare la calibrazione, un selettore per la polarità (diretta o inversa), uno per la regolazione della posizione verticale della traccia.
Nella parte destra del pannello frontale si trovano tre gruppi di comandi. Due riguardano il trigger e il generatore della base tempi, uno la rappresentazione orizzontale del tempo sullo schermo.
Per ogni gruppo di comandi riguardanti il trigger si hanno una boccola per il collegamento ad una sorgente esterna, una boccola per la messa a terra, un potenziometro con verniero per la regolazione grossolana e fine del livello di trigger, uno per la regolazione della forma del segnale, uno per la regolazione della velocità di spazzolamento del generatore della base tempi.
Altri comandi regolano le caratteristiche della traccia orizzontale e comprendono anche una boccola per il collegamento esterno ad un amplificatore orizzontale.
Nella parte più bassa a destra del pannello frontale si hanno altre boccole di collegamento a sorgenti o dispositivi esterni, un potenziometro con verniero per la regolazione della posizione orizzontale della traccia, un potenziometro per la calibrazione, uno per la regolazione dell'amplificazione.
Si ha inoltre l'interruttore di accensione.
Dal retro fuoriesce il cavo di collegamento alla rete elettrica.

L'oscilloscopio visualizzo sullo schermo l'andamento nel tempo di correnti e tensioni elettriche mediante una traccia luminosa prodotta dal tubo catodico interno. L'oscilloscopio fornisce i valori efficaci delle grandezze elettriche misurate e dà indicazioni sulle forme, frequenze, fasi delle grandezze in esame.

Questo oscilloscopio è stato utilizzato nei laboratori della FIMI di Saronno (VA) negli anni '60-'70.
Questa strumentazione da laboratorio era utilizzata da tecnici ed ingegneri tra i quali Alessandro Tischer. Tischer è stato un Ingegnere Elettronico che si è occupato di ricerche nel settore delle tecnologie radiotelevisive dal 1948 al 1982. Al Politecnico di Milano, presso l'AEI (Associazione Elettrotecnica Italiana), all'Istituto Galileo Ferraris di Torino. In RAI si è occupato delle prime ricerche nel settore televisivo.
Dopo tre anni (1958-1961) presso la SGS (Società Generale Semiconduttori) quale responsabile del progetto di sviluppo del transistor al germanio e al silicio, Tischer approda alla FIMI di Saronno nel 1961.
Alla FIMI egli progetta, tra i primi in Italia, le prime radio a transistor e inizia a sviluppare il televisore a colori che lo impegno sui due sistemi PAL e SECAM prima che le Autorità Governative decidessero quale standard adottare in Italia.
Dal 1977 guida in FIMI la transizione dal televisore al monitor per terminali alfanumerici e grafici, realizzando, l'anno seguente, il primo monitor FIMI. Nel 1981 inventa e brevetta (depositario del brevetto la FIMI) un “Metodo per la visualizzazione di caratteri alfanumerici e grafici, terminale per l'attuazione del suddetto”.
Alessandro Tischer va in pensione nel 1982.