Frullatore a bicchiere, elettrico; TRIME/1

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Apparecchio costituito da due parti: uno contenente il motore e l'altro costituito da lame e bicchiere. Poggia su tre piedini in gomma.
La parte inferiore è in metallo e all'interno è inserito il motore e sulla parte anteriore è disposto l'interruttore di accensione e variazione della velocità di rotazione delle lame (due velocità). Dal retro fuoriesce il cavo di alimentazione alla rete elettrica. La parte inferiore è forata per permettere l'aerazione del motore.
Sulla parte superiore è inserita una flangia contenente un perno rotante collegato al motore. In questa flangia si inserisce, ad incastro, il bicchiere in vetro contenente sei lame rotanti.
Il bicchiere si chiude con un coperchio in plastica bianca con, al centro, un tappo estraibile nero.

Questo apparecchio permette di frullare pezzi di frutta e verdura ed eventualmente miscelarli con altri cibi o bevande quali gelato, latte, ecc.

Inserire il bicchiere sul motore e collegare il cavo di alimentazione.
Versare nel bicchiere i pezzi di frutta, verdura, ecc, chiudere il coperchio, azionare il frullatore.
Durante l'uso si possono inserie altri ingredienti togliendo il tappo in plastica nera.
Raggiunta la consistenza desiderata, togliere il bicchiere dal resto dell'apparecchio e versare in un contenitore per l'uso.

 

L'elettrificazione di piccoli strumenti di uso quotidiano fu sperimentata a partire dalla fine del 1800, inizialmente con oggetti dotati di resistenza elettrica come teiere e bollitori.
Nel 1888 Tesla brevettò i motori elettrici ad induzione. Ai primi del '900 questi motori avevano dimensioni sufficientemente contenute per essere applicati ad oggetti di uso quotidiano.
Inizialmente i motori elettrici venivano affiancati ad oggetti preesistenti, in seguito vennero integrati nell'oggetto stesso, all'interno delle scocca, soprattutto a partire dagli anni '20.
In questi anni inizia la massiccia diffusione degli elettrodomestici negli Stati Uniti e del design ad essi collegato.
La diffusione di elettrodomestici in Europa crebbe in larga misura tra il 1930 e il 1970, soprattutto nel Nord Europa (AEG, Electrolux, Siemens, Braun, Philips), e in misura considerevole anche in Inghilterra e in Francia. Solo negli anni Settanta pero' si assite ad una vera e propria esplosione. In Italia lo sviluppo dell'industria degli elettrodomestici prende avvio a partire dalla fine degli anni Quaranta con Fiat, Candy, CGE, Lesa, Omre, Rex, Zanussi.