Colatrice per dolciumi

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Telaio unico con barre d'acciaio a forme curvilinee poggiante su 4 piedi con ruote pivottanti su cui è montata per tutta la larghezza e lunghezza un ripiano orizzontale in lamiera su cui scorrono due catene che girano anche al di sotto del ripiano.Sopra questo, a cavallo nella parte centrale, è montata una tramoggia che termina restringendosi e sotto cui si aprono n°8 ugelli terminanti con un beccuccio cilindrico.La tramoggia è coperta da un coperchio in lamiera , con contrappeso , manovrabile manualmente.Sopra le catene del ripiano sono poggiati dei vassoi a lamiera piana che vengono fatti avanzare con il movimento delle catene,passando sotto gli ugelli.
Sotto il telaio è montato un motorino elettrico con un albero di uscita che attraversa trsversalmente la macchina e per mezzo di ingranaggi, leve ed altri alberini comanda il movimento delle catene ed il movimento di una lamina che apre e chiude le aperture degli ugelli.
Caratteristiche del motorino. Kw 0,75 ; G/ m 930 , HZ 50 ; volt 380/220

 

Riceve manualmente nella tramoggia l'impasto di amaretto già passato dall'ultima lavorazione effettuata dalla impastatrice e la versa dosata dal tempo di apertura degli ugelli in appositi contenitori posti in file parallele sui vassoi che avanzano lentamente al di sotto.

Caricata la tramoggia con l'impasto e posizionati i vassoi con i piccoli contenitori di carta da forno a monte della tramoggia viene avviato il movimento che fa avanzare i vassoi i cui contenitori vengono riempiti al passaggio sotto i beccucci della tramoggia.Un operaio a valle raccoglie i vassoi pieni e li deposita in una rastrelliera mentre un operaio a monte alimenta la catena con altri vassoi .
La dosatura della quantità di impasto da versare nei contenitori veniva preventivamente tarata in base alla sua densità ed alla grandezza del contenitore da riempire.

 

Questo tipo di macchina ideato inizialmente per la dosatura della pasta dei biscotti si prestava facilmente per ogni tipo di impasto e quindi anche per gli amaretti arrivati molto tempo dopo per invenzione della Lazzaroni.La dosatura diveniva automatica e dava uniformità al prodotto finito,sostituendo quella manuale che ovviamente non poteva garantire uniformità di peso ad ogni singolo pezzo.Questa caratteristica permise alla macchina di essere adottata nelle principali industrie dolciarie del mondo.
La principale difficoltà da superare era stata quella di poter depositare impasti leggeri e spugnosi con molta accuratezza senza danneggiare il prodotto.Altra caratteristica era quella di poter depositare impasti contenenti in sospensione altri elementi ( frutta secca o candita , pezzettini di cioccolato , ciliegine, ) senza che questi ultimi andassero a depositarsi in fondo all'impasto.La garanzia soprattutto della uniformità delle pezzature era stato infine l'elemento in più per la sua diffusione.La facilità anche della sua pulizia , che richiedeva pochissimo tempo ,permetteva il cambio rapido di utilizzo e quindi un ottimale e duttile impiego.
La storia di questa società è quella dei suoi fondatori.Uno ,Jacob Perkins , nel 1819 dagli Stati Uniti andò in Inghilterra e l'altro,Joseph Baker ,nel 1876 ,andò con suo figlio Allen dal Canadà in Inghilterra.
Dal 1920 le due Imprese si unirono.