Il Museo del Design Italiano alla Triennale di Milano presenta per la prima volta e in un nuovo allestimento permanente con una superficie di circa 1300 mq una selezione dei “pezzi più iconici” e rappresentativi del design italiano. Sono circa 200 oggetti scelti fra i 1.600 conservati alla Triennale.
Le opere sono organizzate in ordine cronologico dal 1946 al 1981 e danno testimonianza di trentacinque anni di “sperimentazione radicale” nel design industriale italiano in cui nuovi materiali, nuove tecniche e nuove tendenze estetiche hanno rivoluzionato la nostra società.
Fra i 200 “oggetti icona” c’è anche il “televisore girevole” della FIMI Phonola, caratterizzato da un design decisamente innovativo, opera degli architetti Sergio Berizzi, Cesare Buttè e Dario Montagni. Il televisore – che all’epoca per la sua forma inusuale alcuni chiamarono  anche “il marziano – fu introdotto nel 1956.
Di questo modello oggi esistono solo cinque esemplari; oltre a quello della Triennale e a quello esposto al MILS, uno si trova al MoMA di New York e altri due presso collezioni private.
Al Museo del Design Italiano insieme al “televisore girevole” della Phonola sono esposti le opere dei maggiori maestri  che hanno contribuito all’affermazione del design italiano nel mondo, da Achille Castiglioni a Vico Magistretti, da Giò Ponti a Marco Zanuso, fino a Enzo Mari, Mario Bellini, Alessandro Mendini, Ettore Sottsass Jr.