Gianetti Ruote
La Gianetti Ruote
Nel 1880 Giulio Gianetti – quando fondò la «Soc. Anonima Giulio Gianetti» – possedeva a Saronno insieme al padre Gaetano un negozio di ferramenta e di profilati in ferro e acciaio; era in centro, in piazza della Croce.
Si incominciava a intravedere lo sviluppo della mobilità e il Sig. Gianetti decise di produrre cerchi ed assali per carri e carrozze. Aprì un’ officina in un capannone in via Legnani e poi si trasferì in via Manzoni.
Nel 1907 alla morte di Giulio Gianetti le redini dell’azienda furono prese dal figlio Giuseppe e dal genero, Gaetano Gianetti, detto Tano, marito della figlia Maria.
Gaetano Gianetti fu molto popolare a Saronno anche perché nel 1910 fu il primo presidente della squadra di calcio Fbc Saronno.
Il primo campo di gioco fu in via S. Giuseppe; nel 1931 fu costruito il nuovo stadio, che in seguito, nel 1947, fu intitolato al giornalista saronnese Emilio Colombo (direttore de La Gazzetta dello Sport e del Guerin Sportivo) a cui poi venne affiancato il nome proprio dello storico presidente biancoceleste Gaetano Gianetti.
Nel 1913 pur restando profondamente legati a Saronno, i Gianetti costruirono lo stabilimento di Ceriano Laghetto dove vennero installati macchinari per la realizzazione di nuovi prodotti come trattori e macchine agricole. Nella vecchia sede di via Manzoni a Saronno restarono solo gli uffici amministrativi.
Le Costruzioni Meccaniche Gianetti diventarono un importante fornitore dell’industria automobilistica e dei trasporti, settori in forte crescita in Italia.
Durante la prima guerra mondiale gran parte dell’attività della Gianetti fu dedicata alle forniture militari (produzioni di cerchi metallici a struttura chiodata montati sui carri trainati dai muli).
Nel 1919 l’azienda – guidata da Giuseppe e Gaetano Gianetti e da Giulio Gianetti, figlio di Gaetano – si specializzò nella produzione di ruote per autoveicoli che si affermarono come le migliori prodotte in Italia.
Dopo il 1923 ci fu anche un tentativo – con la partecipazione di un socio di Torino – d’iniziare la fabbricazione di motociclette, ma l’attività non decollò e provocò notevoli perdite finanziarie.
Per far fronte a tali perdite la famiglia Gianetti fu costretta a vendere parecchie proprietà come la villa Gianetti che fu ceduta al Comune di Saronno.
Nel 1932 furono siglati accordi con due importanti aziende americane entrambi in Ohio, la Firestone Steel Products e la Dayton Steel Foundry per la produzione su licenza di nuovi tipi di ruote. Fra l’altro la Gianetti fu la prima azienda in Italia a produrre ruote per autocarro con copertura pneumatica.
Nel 1935 il giovane Giulio Gianetti morì prematuramente per un’infezione; subito dopo morì anche il padre Gaetano e la gestione dell’azienda passò totalmente a Giuseppe Gianetti, che in precedenza si era occupato del settore amministrativo dell’azienda.
Sia la morte di Giulio Gianetti che quella del padre Gaetano fecero molta impressione a Saronno e lasciarono un vuoto fra i dipendenti dell’azienda.
Divenuta “Giulio Gianetti S.p.A.”, la società migliorò sempre i suoi prodotti e conquistò nuovi spazi nel mercato estero.
Durante il secondo conflitto mondiale però l’azienda – costretta a una produzione di tipo militare – attraversò un periodo di crisi, anche a causa del bombardamento dello stabilimento di Ceriano Laghetto.
Giuseppe Gianetti fu anche un appassionato collezionista di ceramiche del ‘700; la sua collezione composta da oltre 700 pezzi è oggi esposta al Museo della Ceramica Gianetti.
Morì nel 1950 e l’impresa fu ereditata dalla vedova Nina Biffi che la gestì insieme alla figlia Pina.
Nel 1952 Pina sposò Pietro Labadini, industriale del settore tessile di Busto Arsizio, che assunse la direzione della Gianetti. Alla morte prematura di Pina nel 1955 a causa di un parto, Pietro Labadini abbandonò la direzione della Gianetti.
Nel 1959 la Sig.ra Biffi, unica proprietaria e senza figli, cedette l’azienda alla Fergat SpA di Torino poi confluita nel Gruppo C.L.N. Magnetto di Torino.
Nel 2015 l’azienda passò al Gruppo americano Accuride Corporation e successivamente al Gruppo finanziario Quantum Capital Partners (QCP), assumendo il nome di Gianetti Fad Wheel.
Continuò a produrre ruote in acciaio di alta qualità per vari costruttori di veicoli commerciali come camion, rimorchi e autobus; suoi clienti sono stati fra gli altri Daimler, Iveco, Man e Volvo.
Nel 2021 la Gianetti Fad Wheel di Ceriano Laghetto chiuse definitivamente lasciando a casa 152 dipendenti.
Durante la sua storia lunga 141 anni la Gianetti Ruote costruì anche le ruote della Harley Davidson, la mitica motocicletta statunitense amata dai rider di tutto il mondo e divenuta un oggetto-icona.
Tutti ricordiamo il film Un americano a Roma, dove Nando Meniconi (alias Alberto Sordi) guida una di queste moto, una WLA 750, portata in Europa dai liberatori americani.
Numerose furono le star del mondo dello spettacolo (italiane e internazionali) appassionate delle Harley-Davidson, come Arnold Schwarzenegger, George Clooney, Brad Pitt, Johnny Depp, Vasco Rossi, Luciano Ligabue, Terence Hill e Max Pezzali. Il nome del gruppo musicale di Pezzali fu scelto proprio in tributo al modello Sportster della Harley-Davidson la cui cilindrata era di 883 cm³.